Nello scorso articolo (Tenuta all’aria – Parte 3. Esempi applicativi su strutture in legno) abbiamo iniziato a mostrarvi alcuni dettagli costruttivi per dare un’idea di come si possa risolvere il problema della tenuta all’aria in un edificio in legno, e in particolare abbiamo trattato la questione delle pareti a telaio e delle coperture. Questa settimana continuiamo la nostra carrellata di particolari, e vi parliamo di pareti a pannelli multistrato e aperture nell’involucro.
Pareti in Xlam
Il livello di tenuta all’aria di un pannello multistrato dipende dal numero degli strati e dalla tecnica di incollaggio delle tavole; intuitivamente, maggiore è il numero degli strati e l’estensione della superficie incollata, maggiore è il livello di tenuta. Tuttavia, per evitare cattive sorprese, il consiglio è sempre di verificare tale parametro consultando i certificati del produttore.
Pareti a tavole non incollate
Le pareti a pacchetto di tavole del tipo NurHolz (connesse con perni in faggio avvitati) o Brettstapel (con connessioni in legno), non contenendo colle, non possono essere considerate a tenuta. Ricadono quindi nel caso precedente, nel quale risulta necessario porre in opera una membrana continua lungo la superficie esterna della parete.
Piccole aperture
Tutti i fori presenti nell’involucro ligneo, necessari a far passare le componenti degli impianti, rappresentano delle criticità in quanto l’interruzione dello strato di tenuta deve essere ben sigillata, scegliendo materiali la cui elasticità renda la posa di semplice esecuzione, anche nel caso di aperture di forma irregolare o molto piccole e ravvicinate, come quelle rappresentate in figura.
Dopo questa rapida e sintetica carrellata, si conclude il nostro piccolo approfondimento in quattro puntate sulla questione della tenuta degli edifici. Avete ancora qualche dubbio? Avete in mente qualche altro dettaglio costruttivo da chiederci? Scriveteci e vi risponderemo nei prossimi post. A presto!
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Articolo redatto da Ergodomus in collaborazione con Ing. Bifulco Francesca – Master Universitario di II livello in “Costruzioni in Legno” a.a. 2015/2016 – Alma Mater Studiorum Università di Bologna